giovedì 22 novembre 2007

Capitolando verso il -1: Ioni Riflessi Sul Passaggio di San Giovanni

Giochi di Parola.

Da più di un mese la mia presenza latita. Come avrete capito questo blog è una finestra, verso i miei amici, verso chi vuole sapere di me, ma soprattutto dentro di me; e come sempre ci sono periodi in cui uno non ha voglia di guardare alla finestra: periodi non particolarmente brutti, magari, ma particolarmente duri.

Mi amo, davero: sono una bella persona, fuori e dentro. Come tutti i rapporti d'amore, quello con me stesso è fatto di alti e bassi, ci sono periodi in cui vorrei starmi più vicino, conoscermi di più, vedermi nelle situazioni e ascoltarmi parlare per ore e ore; ci sono altri momenti che vorrei essere più indipendente da me stesso, sentirmi libero dalle obbligazioni che questa relazione d'affetto mi porta, emanciparmi dal "dover essere" per piacermi, e forse, ancora meglio, dal "dover piacermi a tutti i costi"; sono una bella persona, ma non faccio niente per piacermi, e per questo forse la mia relazione è un po' in crisi; come sempre faremo pace, ma ci vorrà del tempo, buona volontà e belle giornate da passare insieme: io e me.

Non ho mai dimenticato, un giorno, che vidi in tv un tizio che si comportava da scemo (si comportava, non so se lo fosse o se era pagato per esserlo). Era ospite ad uno di quei programmi di Magalli su raidue; sosteneva che correndo in un certo modo, ad una certa velocità potesse passare attraverso la gente... e si mise a dare una dimostrazione correndo attraverso il presentatore: lo mise in piedi davanti a lui e si preparò a fare qualcosa di colossale e mistico.
Mi ricordo che io, per un attimo e con una parte di me, speravo di vedere qualcosa di unico, speravo di vedere chissà cosa. Del resto stava in televisione, e forse aveva pure vinto un superpremio a qualche gioco, doveva per forza esserci qualcosa di rilevante in quest'uomo!
Si mise a correre e molto palesemente, senza nemmeno tanta arte, si scostò passando vicino al presentatore; subito dopo continuò a correre, si girò e assunse un'espressione tanto idiota quanto di trionfo, sostenendo che finalmente aveva dimostrato la sua teoria.
Quel giorno smisi di credere che la gente in tv doveva avere qualcosa di speciale rispetto alla gente fuori della tv. Nemmeno quella idiozia mi era sembrata poi degna di rilevanza, anzi mi sentivo quasi insultato perchè me la proponessero.
A distanza di molti anni, oggi ho capito che sotto c'era anche una verità più profonda, e che per questo, per anni, un banale episodio di bassa televisione mi era rimasto in testa: la gente può passarsi attraverso.
Io sono uno che passa attraverso. Non lo so come faccio, ma il mio stato d'animo è una cosa che passa attraverso gli altri. Se mi scazzo, dilaga lo scazzo, se sono contento la gente è allegra... e non si tratta del modo in cui percepisco il mondo, questa è una variabile che calcolo: si tratta proprio del fatto che la mia vita è così: passo in mezzo agli altri e non lascio un segno indelebile, non li cambio in profondità, non diventano radicalmente diversi; il mio passagio è un passaggio velato, morbido, sinuoso -- entro facile, porto cambiamenti abbastanza forti ma temporanei; me ne vado e non ci sono più, non c'è il mio segno... col tempo si nota appena che sono passato.
Sono come una nuvola che può cambiare il colore alla terra, senza toccarla mai.

Forse in tanti l'hanno provato e altrettanti penseranno a queste righe come a un turbamento fin troppo giovanile: in realtà qanto appena detto non si può assolutizzare, ne estendere a tutto me stesso, e questo rivaluta ampliamente la questione, ma il fatto è un altro: il problema è che anche su me stesso ho lo stesso effetto.
Ho la forte impressione che passo su me stesso senza cambiarmi: sono lo stesso coglione, pigro, pensieroso, troppo pensatore e poco voglioso di rischiare davvero le parti migliori di sè - quelle non sono mai in gioco...

Ci sono 4 caratteristiche di me che mi piacciono in particolar modo, ma sono una dannazione:
- mi piace essere vittima
- sono coraggioso
- la terza è che in realtà le caratteristiche sono due ma io ho voluto dire che sono 4; e questo prendermi/vi per il culo è la terza caratteristica che mi piace... solo non so come definirla (capacità di fare ironia e di farsi capire senza essere chiari necessariamente...)
Queste caratteristiche... sono le caratteristiche di due tipologie principali di individui:
- i rompipalle
- gli eroi
Tra di loro, queste due tipologie sono molto vicine; solo che gli eroi sono affascinanti, i rompipalle no.
Purtroppo non sono affascinante, se non per me stesso.