domenica 19 agosto 2007

Capitolo VI, El piso compartido

Allora, giunti a questo punto, da bravo scrittore quale sono (ho sempre aspirato ad essere bravo almeno la metá di quanto sono bravo, ma questo ha soltanto dato adito all'insorgere di paradossi...) sono costretto ad inserire nel testo una pausa narrativa dove si discute di cose del tutto irrilevanti al fine della narrazione. Le suddette pause sono bensí 2, consecutive pergiunta, subito dopo passeró a descrivervi il nostro piso.

1) Pausa 1: Mi scusi il lettore se alcuni ricordi ed eventi narrati su queste pagine sembrano discussi in maniera eccessivamente sommaria, ma la narrazione in genere é spostata di qualche settimana rispetto al momento in cui sogliono occorrere i fatti descritti. Sebbene perdiamo il vantaggio di avere una narrazione in tempo reale dei prodigi che condussero la mia eccelsa persona ad occupare il maestoso trono di Spagna; sebbene molti particolari vanno soffocati nello sforzo rievocativo: come scrittore ho l'opportunitá di riflettere piú a lungo sulle cose mi accingo a riportare - in questa maniera, evito ad esempio di dire che un certo tale dispone di questa qualitá, e smentirmi poi il giorno successivo - se pensate che molto spesso taluni e talaltre si conoscono sotto effetto di alcool o hachis, non avrete molta difficoltá a capire che i giudizi possono rivelarsi sbagliati perfino se formulati dall'esperto occhio di uno psico-loco.
2)Pausa 2: sto imparando lo spagnolo ad una velocitá incredibile perfino per un italiano (si sa che per noi é piú facile per via della somiglianza). Moltissime persone che conosco ogni giorno mi fanno i complimenti e non riescono a credere che sono qua da solo 4 settimane senzaaver mai studiato prima questo idioma. Di pari passo sto rafforzando la mia pratica dell'inglese (il mio terzo flirt ad esempio é stato con un'inglese, il quarto tambien). Molto piú velocemente peró di quanto avanzo in queste lingue, arretro con l'italiano. Non ci posso fare niente, i verbi si somigliano e si confondono, le strutture delle frasi si invertono, la linga ci plasma piú di quanto possiamo plasmare la nostra lingua (anche se io riesco a mettere la mia a forma di U).

Basta fine pause. Torniamo al Piso de puta madre.

...e cosí eccoci qui, potete vederli anche voi, se ci pensate un attimo, i due fratelli Bianchi, aiutati da Anto, che si mettono sul web ed iniziano a cercare casa... mandano qualche e-mail, fanno qualche telefonata, finiscono a vedere stanze in appartamenti improbabili...
Tra gli altri, quelli che riesco brevemente a ricordarmi:
1)una coppia sposata di russi che cercava di adottarci a pagamento (lavavano, cucinavano, stiravano, ordinavano... il tutto ad un affitto basso, ma che a loro sarebbe servito per tirare avanti in questo cazzo di mondo -e credetemi, non é il mondo del Cazzo- dove una coppia deve vivere lontano migliaia di km dai propri figli ed affittare la propria casa ad estranei per tirare avanti). Io e Nico provavamo, dal punto di vista umano, il forte desiderio di renderli felici, ma vivere con una coppia 50nne di russi non era la nostra idea di viaggio in Spagna.
2)un cretino spagnolo, credo, che non ha avuto il coraggio di dirci che voleva una ragazza in casa (per farsi le pippe pensandola - vista la sua faccia non poteva fare altro, sono sicuro) insieme ad un ragazzo, ma che non fossero una coppia (tanto, se li hai trovati, lei sta giá facendo all'amore col tuo compagno di casa, sfigato!!!). Dopo averci fatto sfumare altri appartamenti, dato l'indirizzo di casa sbagliato, etc... etc... siamo stati a vedere la casa (messa molto bene, nuova) e dopo 20 minuti che eravamo lá, guardando la mia barba, ha detto "ah, ma non sei una ragazza, io credevo che quello con cui ho parlato dovesse venire con sua sorella!!!" "Non sai quanto vorrei essere una ragazza, mi toccherei tutto il giorno le tette..." gli ho risposto, citando un comico ancora piú sfigato di me.
3) Un francese e due messicane che ci volevano affittare una stanza senza peró averlo detto a quello che ci stava vivendo. Non so se avete capito: volevano mandarlo via, hanno messo l'annuncio, hanno fatto venire gente senza dirglielo... etc... solo che io e Nico abbiamo combinato un casino... siamo arrivati con un'ora di ritardo... abbiamo suonato e ci risponde il tizio della stanza: "chi é?" - "Siamo per la stanza in affitto" - "stanza in affitto?" - "Non avete messo un annuncio su internet per una stanza in affitto?" - "no" - "sicuro? controlla meglio, abbiamo parlato con Carla" - al che il tizio si rivolge a Carla "Carla abbiamo una stanza in affitto?" - Carla: "no, peró falli salire lo stesso..." Vi risparmio il resto del pomeriggio...

Fin da subito un appartamento ci aveva colpito enormemente piú degli altri: grande, pieno di gente che viveva in totale libertá (chi mangiava, chi fumava, chi dormiva sul divano, ragazze scosciate dappertutto), e soprattutto con dento un tipo che meriterá un posto a sé su questo blog: Pepe.
Non potete immaginare la felicitá quando Pepe ci ha ricontattato dicendoci che potevamo far parte dell'appartamento (anche perché le cose si mettevamo male - non riuscivamo a trovare appartamenti dove prendevano due uomini contemporaneamente, in genere tutti buscano una chica).

El Piso Compartido: Tutti quelli che passano per il nostro appartamento ci dicono che siamo come nel film "el piso compartido", in italia uscito col nome di "l'appartamento spagnolo". Non so, non l'ho visto.
Al nostro arrivo vivevamo con: un messicano, una slovena, un canadese, una irlandese, due ragazze francesi e un ragazzo di Madrid, in piú abbiamo ospitato gente da diverse altre parti del mondo, anche 4 italiani che proprio ora stanno per tornarsene a Genova... tipi in gamba, fuori dal classico stereotipo di italiano.
La camera mia e di Nico é molto grande, 32 mq, in particolar modo se paragonata alla normali abitazioni di qua... iniziamo subito a mettere a posto le cose (poche) che abbiamo negli zaini e a ridistribuire un po' il mobilio.
"La bienvenida de la casa."
La sera ci fumiamo un po' di maria con Pepe (lui non fuma, di solito, ma se fa una cosa la fa fatta bene, e tira fuori il kit del piccolo cannaiolo con della maria da urlo), parliamo un po' della nostra vita, delle nostre intenzioni, di dove, come e soprattutto che cosa ci piacerebbe fare. Cosí, nella condizione in cui viviamo io e Nico, é difficile riuscire a capire chi siamo, perché siamo qua... ma se ne parla. Pepe dice, passando la canna "La bienvenida oficial de la casa".
La mattina (12, circa) mi alzo e vado in sala; sul divano ci sono Dani (il ragazzo di Madrid che vive con noi), Maty (un suo amico canadese) e Olympe (una delle due francesi).
Maty e Hola-mp sono visibilmente segnati dall'alcool della sera precedente. Dani mi si presenta (ancora non lo avevo incontrato) e mi dice: "andiamo a fare colazione".
Andiamo io, Dani e Maty: si parla un po', come la sera prima, si stringe subito una complice amicizia tra me e Dani... e in un ora circa ci beviamo piú di un litro di birra a testa per colazione.
Da questa seconda bienvenida, si officializza la mia vita nella casa.
Legheró molto con Dani, di Madrid, ma se ne va soltanto 5 giorni dopo lasciandomi in regalo 3 magliettine da fighetto, sapendo che io purtroppo non ne ho molte. Dani ha una ragazza a Madrid, ma é troppo figo, e le donne gli ronzano attorno, non volendo l'ha giá tradita due volte... ora peró mi dice che ha parlato con un tale che gli ha aperto la mente e non lo fará piú... Boh... mentre mi parla io penso a tutta "la signora Gnocca"che questo tipo vede passare... AAARRRGGHHH!!! Lobotomizzatemi o castratemi!
Mi regala anche il suo trita maria... un ragazzo davvero buono e sveglio, dopo 5 giorni di amicizia, quando si prepara a partire, so giá che mi mancherá molto.
Anche Nico, che nel frattempo ha frequentato molto piú Mireya che la nostra casa con compagnia annessa, sente fin da subito la mancanza di Dani e mi dice: "conosceremo migliaia di persone qua, e ne abbiamo lasciate altrettante; non possiamo fare cosí per uno che conosciamo da 5 giorni." Ma né io né lui riusciamo ad essere allegri quella notte.

Nel prossimo numero troverete una descrizione dettagliata di Pepe e gli altri. Non perdetelo!

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao! stavo cercando su internet x un poo compartido a madrid e sono incappata nel tuo blog! davvero stradivertente!! e mi ha fatto venire voglia di partire x l'erasmus immediatamente!! complimenti!! gia che ci sei hai da darmi qualche consiglio su come trovare un appartamento? mi conviene cercare li o su internet?? grazie Livia =)