domenica 12 agosto 2007

Capitolo V, Qualcosa di... spettacooolareee! Parte II

...segue da ieri...
Allora, stavo raccontando che, tornando a casa, abbiamo fatto qualche cocktail sul treno. Qua in Spagna si incontrano spesso ragazzi che comprano alcool e bevande varie e si mettono a fare cocktail per la strada, nonostante sia proibito. Perché capita questo? Perché in Spagna probabilmente non é forte come in Italia la presenza di una certa mentalitá perbenista: qua il ghiaccio per i cocktail lo vendono nei supermercati che stanno aperti 24 ore su 24!!! Non so se mi spiego: 24! su 24!, qualsiasi sia la tua emergenza alcoolica, avrai una risposta definita e ben confezionata. Lo stesso dicasi per la facile reperibilitá e possibilitá di consumo di droghe leggere.
Bene, siamo sul treno, abbiamo passato una spledida serata, come una sorta di pic-nic tra amici pieno di giochi e di "fai pure tutto quello che ti pare, nessuno ti considera un cretino" - io, giá da qualche ora non sono piú capace di muovere il collo a causa di una piramide umana malriuscita - e ridendo e scherzando, ci ubriachiamo tutti completamente. Arriviamo a Barcellona, facciamo un giro per la cittá (mi perdonino, i lettori,ma non mi ricordo molto dove siamo stati, solo che ho conosciuto due ragazze italiane per la rambla, un po' frigidine - italiane -, e un mezzo punk-fattone con cui ho stretto amicizia perché gli ho lasciato il posto per pisciare dopo di me) e arriviamo fino a Barcelloneta.
A quel punto inizio a ricordarmi qualcosa: bagno nudi a Barcelloneta, e collassamento sulla spiaggia (Vincent mi guarda la faccia, legge l'espressione forse sto per vomitare, mi sposta la testa verso il lato in cui non sta lui... comunque non vomito, ehi, sono un uomo di mondo, non faccio certe cose!!!) - saranno state circa le 3.
Il viaggio "dentro" Barcellona prosegue (presto allegheró foto) fino al punto in cui incontriamo una comitiva di una trentina di persone riunita intorno ad alcuni ragazzi che con chiatarre e ogni sorta di strumento di accompagnamento suonano musica cubana. Anto io e Mireya decidiamo di fermarci lá: il ritmo, la vitalitá (leggermente appannata da una vena di malinconia e stanchezza) e l'euforia collettiva sono al massimo... e cosí passiano altre ore cantando. Trovo anche un tizio che mi vuole vendere della Maria a 20 euro. Glie ne do 10, considerando qualitá e quantitá ci guadagna leggermente lui, ma solo perché non sa che sono italiano, altrimenti me ne avrebbe chiesti 30, visto che in Italia il fumo non esiste "de calidad y barato" - e qua lo sanno benissimo a cosa sono abituati gli italiani.
Chiaramente, quando arriviamo a casa, Anto non vuole dormire e mette un po' di musica, ci fumiamo un sigaro... beviamo qualcosa, parliamo fino al letto (a tutti quelli che sostengono che sono gay: ho dormito per due settimane con un uomo, contenti!)... fortunatamente porto sempre con me una boccetta di etere quando devo far serata con Anto.
Questa, grosso modo, é una serata a Barcellona: ne ho avute di molto migliori, come quella in cui ho flirtato con due ragazze (ebbene sí, strabuzzate gli occhi) - peró questa mi sembra abbastanza rappresentativa perché contiene viaggi, bagni, giochi, alcool, fumo e soprattutto tanta musica.
Tempo scaduto, devo chiudere qui. Un saluto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

..effettivamente sei gay. a prescindere. come rudy... LOL