sabato 11 agosto 2007

Capitolo V, Qualcosa di... spettacooolareee! Parte I

Barcellona é, qualcosa di... SPETTACOOLA-REE!
Giá, questa frase, che il mio grande amico Anto ripete fino allo sfinimento, riassume bene la sensazione che si prova a condurre la vita in questa remota parte dell'universo.
Un amico spettacolare:
Anto, con la sua personalitá istrionica, capace di fare tutto, sarebbe capace di intrattenere una conversazione con un delfino parlando tranquillamente la lingua dei delfini dopo averla ascoltata una sola volta; direbbe cose sensatissime, per giunta, come ad esempio: "ho sempre apprezzato la capacitá di voi delfini di dormire con un emisfero cerebrale alla volta, che ne dice signora delfina, ci facciamo una dormita insieme?"... successivamente passerebbe a cantare, accompagnandosi con la chiatarra, l'inno nazionale dell'orgoglio delfino. Eviterebbe, con molta delicatezza, di parlare di tutti i piatti a base di delfino che conosce e con quale vino possono essere accompagnati. A volte Anto fa delle cose che mi fanno incazzare un mondo, una tra tutte: ti interrompe mentre stai facendo un discorso serissimo per farti osservare la rotonditá di una certa colonna (che i barboni poco prima hanno usato per grattarsi il culo, alla maniera degli orsi). Puoi anche rispondergli: "Ma cazzo, io ti sto parlando del problema del Cazzo della mia vita del Cazzo e non saró mai piú capace di esprimerlo cosí bene...!"
Ridendo, Antonio ti risponderá: "Sí, ti stavo ascoltando, peró mira... non é davvero sensazionale la rotonditá di quella colonna?".
Al di lá dell'immensa stima, delle incazzature, al di lá del bene e del male, del big bang e di ogni altra cosa posso pensare per riempire un po' queste righe, mi chiedo spesso cosa mi lega cosí fortemente al mio amico Anto, credo sia l'amore per la vita e una certa capacitá di confrontarcisi sopra sullo stesso livello, pur da esperienze differenti. Persone che rivestono questo valore, persone con cui posso condividere quello che io chiamo "nobiltá e ironia nella vita", possono fare dei giri lunghissimi, ma rimarranno sempre nell'orbita dei miei interessi e del mio desiderio di condividere esperienze con loro.
Una giornata spettacolare:
Nel poco tempo che mi manca, vorrei raccontarvi di una parte dell'uscita a Sitges, capitale mondiale dei gay! Questo perché intendiate, da un piccolo squarcio, come si vive qua, giorno dopo giorno, tutti i giorni!
Bene: io, Nico, Anto, Vincent, Davide Braca, Laura, Mireya e Luis siamo andati un giorno a Sitges, cittá balneare dove risulta particolarmente difficile incontrare un uomo che non stia tenendo per mano un'altro uomo (e "un'altro" lo lascio volentieri con l'apostrofo).
Dopo aver fatto il bagno (se non mi imponevo con la forza Anto ci portava a Siviglia, a forza di camminare sulla spiaggia per trovare un posto migliore) e mangiato la splendida insalata di riso che ci eravamo portati, abbiamo lottato sulla spiaggia, fatto piramidi umane, capriole varie, cavalcato le onde del mare che era abbastanza mosso. Verso le 20, Luis si spoglia completamente e si tuffa in acqua. Nico lo segue a ruota. Vincent, nel suo francese dice qualcosa come "ah, se la mettiamo cosí..." e si tuffa nudo anche lui. Nel frattempo, senza lasciare la sigaretta, anche io mi trovo nudo tra le onde, preceduto solo da qualche secondo da Vincent. Quando mi giro, tutta la compagnia, uomini e donne stanno facendo il bagno nudi. La sensazione piú bella: il culo nudo sulla sabbia di Sitges nel bagnasciuga.
Nel ritorno a Barcellona prepariamo quelli che si chiamano bottellon (peró non so come si scrive). Sostanzialmente ci alcolizziamo senza dare troppo nell'occhio, perché é vietato bere alcool, specialmente da bottiglie, per la strada.
... il tempo sta scadendo... continua e finisce nella prossima puntata...

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