domenica 4 febbraio 2007

Solitudini del Cazzo

Sabato 03/02/07 ; ore 3.35 am

Ero seduto nella mia macchina, stavo fumando una sigaretta ed ascoltando un po' di musica (ora che ci penso l'espressione più adeguata sarebbe: "stavo fumando un po' di sigaretta ed ascoltando la musica"); la mia piccola pausa personale prima di affidarmi, nuovamente, al riavvio del sistema corpo, il faticato riposo.
Ad un tratto, dalle pendici innevate di silenzio di via S. Stefano è sceso uno stormo caotico di gatti; accanto a loro una signora, più vecchia senz'altro nell'aspetto che nell'età. Scendeva a fatica, come un ubriaco che non sa se e dove fermarsi a vomitare. Zoppicava.
Con aria circospetta si è fermata all'altezza della mia macchina, vicino al cancello di una casa abbandonata. Da una borsa di plastica estraeva, con qualche remora, vaschette già preparate con il cibo per i randagi.
Mi sono chiesto se mi avesse notato. No, non si era accorta di me.
Con molta discrezione sono sceso dall'auto e sono andato a casa a dormire.
Io mi ero accorto della sua solitudine, ma lei non si era accorta della mia.
Se avessi sorpreso una coppia nell'atto di fare l'amore sarei stato meno imbarazzato.

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